1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 258 | 13 luglio Salandra è preoccupato della determinazione di Sonnino, il quale vorrebbe dichiarare la guerra alla Turchia subito e, senza molto indugio, alla Germania. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 259 | Mi prega, se la questione viene in Consiglio, di persuadere Sonnino a procrastinare. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 260 | «È vero che gli alleati insistono» dice «ma alcuni atti nostri bastano oramai a far sapere che siamo legati alla Francia e all’Inghilterra: | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 261 | il viaggio del gen. Porro a Parigi, il collare dell’Annunziata dato a Poincaré, debbono bastare a sventare le mene della Germania in Rumenia e in Bulgaria, dove essa Germania tenta di dare ad intendere che essa è tuttavia in ottime relazioni con noi.» | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 262 | 14 luglio Conversazione con Rodd. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 263 | Bisogna combattere, dice, anche in Italia e specialmente in Italia, il capitale tedesco col capitale inglese. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 264 | Gli soggiungo sapere che la Banca d’Italia è disposta ad aiutare la formazione di un banco anglo-italiano. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 265 | Lo so dal sen. Talamo cui fu detto da Stringher. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 266 | Rodd è ottimista. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 267 | Non solo non dubita della vittoria finale degli alleati, ma afferma che se la Rumenia, senza pur entrare in guerra, impedisce il passaggio delle munizioni delle quali la Turchia sta per essere interamente priva, l’impresa dei Dardanelli sarà compiuta in quattro settimane. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 268 | Perché non gli parlo né di Senussi né di Libia, riman male e capisce nel mio silenzio un rimprovero per la sleale condotta tenuta dagli inglesi in Egitto verso di noi. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 269 | A proposito della Rumenia, crede che oggi quattordici la Quadruplice presenterà una nota a Bucarest. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 270 | Tutto quanto la Rumenia chiese è accordato: | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 271 | anche i danari che le occorrono per pagare le munizioni ecc. ecc. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 272 | Ma a patto che essa entri in campagna e a giorno fisso; | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 273 | e quel giorno i danari le saran dati, non prima. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 274 | Consiglio de’Ministri. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 275 | Do notizia al Consiglio della risposta di Ameglio il quale assumerà il Governo il giorno. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 276 | Accenno alle responsabilità politiche del Tassoni, intorno alle quali consegno un pro-memoria al Presidente. | |
1915, Martini, pp. 475-566 Martini, Ferdinando 1966 Diario, 1914-1918 | 277 | Il Presidente dice che non si seppe e non si sa il perché l’Amalfi fosse mandata fuori del porto in cerca di siluri. | |