Voci della Grande Guerra

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1915, Martini, pp. 475-566
Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
538ne incolpa la politica della Triplice Intesa.
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Martini, Ferdinando
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Diario, 1914-1918
539La Bulgaria vuole la Macedonia e Càvala:
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Martini, Ferdinando
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Diario, 1914-1918
540la Macedonia è questione sine qua non.
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
541Bisogna persuadere la Serbia a cederla dandole altrove i compensi ai quali ha diritto.
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
542La Triplice e ora la Quadruplice promette:
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
543ma di promesse la Bulgaria non può contentarsi.
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
544Egli, di sua iniziativa, propone che si assicuri la Bulgaria che alla fine della guerra sarà mise en possession manu militari dei territori che le si promettono e che si riconosce appartenerle etnicamente.
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Martini, Ferdinando
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Diario, 1914-1918
545Ministro di Bulgaria a Parigi, egli ha sempre sostenuto e avvertito il proprio Governo che, a suo giudizio, l’Italia farebbe la guerra, contradicendo al suo predecessore in Roma, Rizoff, che, germanofilo all’estremo, sempre credé ed affermò che l’Italia non sarebbe entrata mai nel conflitto.
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Martini, Ferdinando
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Diario, 1914-1918
546Avendo avuto ragione dagli avvenimenti, fu mandato a Roma;
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
547ci venne fiducioso di poter conchiudere alcun che che conducesse il proprio paese all’intervento.
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
548È deluso:
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
549non volendo troppo spesso parlare al Ministro degli Esteri, così spesso tormentato dagli altri rappresentanti di potenze estere, è venuto da me affinché io insista presso il collega nella ricerca di una formula che accettata dalla Bulgaria conduca al fine desiderato.
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Martini, Ferdinando
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Diario, 1914-1918
550Gli osservo che purtroppo, quando si tratta di patti e di formule che implicano patti, i ritardi sono inevitabili quando si è in quattro a deliberare:
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
551e più specialmente, poi, quando dei quattro uno sta a Londra, uno a Parigi, uno a Pietroburgo, uno a Roma.
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
552Da questa condizione di cose derivano gli indugi ch’egli nel suo discorso ha più volte lamentato.
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Martini, Ferdinando
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Diario, 1914-1918
553Dalla parte de’nemici uno solo delibera: la Germania; ché né l’Austria né la Turchia hanno voce in capitolo.
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
554Intanto la Bulgaria dovrebbe impedire che la Turchia si rifornisse di munizioni e di armi.
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Martini, Ferdinando
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Diario, 1914-1918
555Il sig. Stancioff dice che la Bulgaria lo fa (qui non ci si crede).
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Martini, Ferdinando
1966
Diario, 1914-1918
556A ogni modo conviene egli stesso, da ultimo, che quand’anche le si consentisse quanto essa chiede, forse la Bulgaria non uscirebbe dalla neutralità.
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Martini, Ferdinando
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Diario, 1914-1918
557I tedeschi sono a Varsavia.