Voci della Grande Guerra

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1917, Camera comitato segreto, pp. 1-106
Camera dei deputati
1967
Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917
169Domanda inoltre spiegazioni su quella che può chiamarsi politica di piccola concorrenza con la Francia in Albania.
1917, Camera comitato segreto, pp. 1-106
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Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917
170Deplora ancora che tra noi e gli alleati francesi non si trovi una via d’accordo leale e cordiale per appianare difficoltà, chiarire equivoci, procedere d’amore e d’accordo.
1917, Camera comitato segreto, pp. 1-106
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Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917
171Occorre prevenire e provvedere perché non si ripetano incidenti dolorosi come lo sgombro deplorevole delle nostre truppe da Durazzo, dovuto ad una errata concezione da parte del ministro degli Esteri della situazione nostra in quella località.
1917, Camera comitato segreto, pp. 1-106
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1967
Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917
172L’indirizzo della politica internazionale è stato particolarmente mutato dalla rivoluzione russa e dall’intervento americano.
1917, Camera comitato segreto, pp. 1-106
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1967
Comitati segreti sulla condotta della guerra: giugno-dicembre 1917
173La formula della risoluzione per noi non può essere che una: delenda Austria.
1917, Camera comitato segreto, pp. 1-106
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174SONNINO, ministro degli Affari esteri.
1917, Camera comitato segreto, pp. 1-106
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175Io non ho mai dichiarato ciò.
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176Sarà, non sarà, non lo so:
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177io non l’ho mai dichiarato.
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178CHIESA EUGENIO.
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179Sarà bene dire chiaro la concezione nostra riguardo all’Austria.
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180Ai nostri ideali di Trento, di Trieste, della Dalmazia non si giunge se non attraverso la distruzione dell’Austria.
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181Il ministro degli Esteri dovrebbe formarsi una collettività direttiva per la politica estera.
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182Non può e non deve essere una persona sola, che può errare, come ho dimostrato che ha errato più volte.
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183La politica nostra nei riguardi della Grecia deve tener conto delle aspirazioni di quel popolo, al quale appartiene indubbiamente Corfù.
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184Così, stabilita saldamente la nostra occupazione a Vallona, non dobbiamo contrastare la riunione di tutto l’Epiro alla Grecia.
1917, Camera comitato segreto, pp. 1-106
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185Né possiamo astrarre da Venizelos, il quale tornerà, perché rappresenta la tesi nazionale greca.
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186E non dobbiamo trattare i piccoli Stati come quantità trascurabili:
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187non la Grecia, non la Serbia, che deve essere considerata sopratutto come potenza nemica dell’Austria.
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188Qualche domanda deve rivolgere poi al ministro della Guerra.