Voci della Grande Guerra

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1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
21In essi dobbiamo aver fede, ma sopratutto inspirare fede.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
22Ma non dimentichiamo, onorevoli colleghi, che nessun popolo può dovere se non sopratutto a sè medesimo la salvazione e la riscossa.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
23Il concorso degli Alleati non può in alcun modo attenuare il nostro sforzo, che deve raggiungere il massimo della sua possibile intensità.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
24Solo a questo patto potremo valercene senza menomazione della nostra dignità e del nostro onore.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
25Tale è l’impegno solenne che oggi la rappresentanza nazionale assume in cospetto del mondo civile e della storia.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
26Dobbiamo essere del Governo militi fedeli e disciplinati per raccogliere intorno ad esso, con infaticabile apostolato, la disciplinata operosità dei cittadini.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
27Consideriamoci, come siamo ormai, tutti combattenti ed adempiamo il nostro dovere sotto gli ordini di capi liberamente accettati.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
28Agli Italiani d’ogni ceto dobbiamo dire con l’esempio e con la parola che l’ora è suonata nella quale si decideranno forse per secoli i destini delle loro case, della loro progenie, della libertà e del nome d’Italia;
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
29e non vi è sacrificio, per quanto duro, che sia soverchio per la conservazione di questi beni inestimabili.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
30L’onore d’Italia, l’onore di ciascuno di noi, esige che agli Italiani scacciati dalle terre e dalle case arricchite e nobilitate da diuturno assiduo lavoro sia apprestato ogni possibile sussidio, che si attenui il dolore e l’angoscia del temporaneo esilio, ma sopratutto sia data la consolante persuasione che, per quanto grandi dovranno essere gli sforzi che ci s’impongono, noi li sopporteremo volonterosi, finchè non li avremo trionfalmente reintegrati nelle avite sedi.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
31O amici e fratelli della nobilissima regione veneta, che tutti gli Italiani hanno vivificata delle loro speranze, delle loro gioie, dei loro dolori;
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
32o cara a tutti noi terra del Friuli, dove il cuore d’Italia ha battuto per trenta mesi, animato dal sangue più puro delle nostre vene, accogliete con animo saldo e fidente la nostra promessa:
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
33con voi e per voi, per il nome e per la grandezza d’Italia, riconquisteremo i suoi termini sacri.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
34La celebrazione della vittoria.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
3520 novembre 1918.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
36Il 20 novembre 1918 — il giorno stesso, nel quale la definitiva vittoria fu annunziata al Parlamento dal Presidente del Consiglio — le associazioni politiche intitolate Fascio parlamentare e Fascio romano per la difesa nazionale vollero che essa fosse celebrata con una grande manifestazione popolare indetta all’Augusteo.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
37V’intervennero i rappresentanti delle potenze alleate.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
38Oratori designati furono, insieme al deputato Salandra, i deputati Girardini e Raimondi, Attilio Hortis per Trieste e l’onorevole Piscel per Trento.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
39L’onorevole Salandra fu fatto segno a una imponente entusiastica manifestazione, alla quale si riferiscono le prime parole del suo discorso.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
40Il testo completo del discorso, stenograficamente raccolto, fu pubblicato, non senza parecchie inesattezze, in molti giornali e in un fascicolo, a cura dei Fasci, insieme al discorso pronunciato lo stesso giorno alla Camera dal Presidente del Consiglio, onorevole Orlando.