Voci della Grande Guerra

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1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
61Grida:
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
62«Viva la Francia:)
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
63Da quel giorno memorabile un vincolo ideale indissolubile si è stretto tra le due grandi gloriose metropoli della civiltà latina.
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
64Dirà la storia che, svincolati dalle molteplici reti di capziosi negoziati, noi, dopo una rapida preparazione delle armi e degli animi, del cui sforzo vi potete rendere conto voi che sapete quello che eravamo e quello che avremmo dovuto essere (voci: «purtroppo:» Applausi), l' Italia lealmente entrò nel conflitto mondiale in un momento nel quale le sorti volgevano avverse ai difensori della libertà del mondo.
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Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
65Per le nostre aspirazioni nazionali, ma anche per la libertà del mondo, noi entrammo nella guerra;
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Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
66e concorremmo una seconda volta a salvarla.
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Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
67(Applausi prolungati).
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
68Dirà la storia che, superato con un miracolo di resistenza morale un terribile momento, gli Italiani, dopo quaranta mesi di sacrifizi inauditi, dettero l' ultimo crollo alla mostruosa impalcatura imperiale che aduggiava l' Europa e
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Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
69la ingombra ancora con i suoi rottami.
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Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
70(Applausi vivissimi).
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Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
71La battaglia, che noi abbiamo vinta, non ha riscontro se non forse risalendo di secoli e secoli fino alla disfatta dei Cimbri, che, rotte le chiuse delle Alpi, nella violata valle del Po trovarono dopo lunga stagione la cattura e la morte.
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Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
72Ma fu allora lo sterminio di un’orda:
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Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
73è stato oggi lo sterminio di un impero.
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Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
74(Applausi fragorosi).
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
75Dopo undici secoli Roma rinata a nuova grandezza ha rivendicato il sacrilegio compiuto nei tempi più oscuri e più abietti della sua storia, quando in Roma fu consacrato il medievale impero germanico.
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Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
76Noi ne abbiamo spazzate le ultime vestigia.
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Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
77(Applausi).
1922, Salandra, pp. 141-162
Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
78Noi abbiamo definitivamente e per sempre conquistato i nostri termini sacri e con essi le sicure guarentigie della nostra indipendenza.
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Salandra, Antonio
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I discorsi della guerra: con alcune note
79Noi li abbiamo conquistati per virtù nostra.
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Salandra, Antonio
1922
I discorsi della guerra: con alcune note
80Nessuno ce li può negare;