1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 80 | Nella umiltà, nella piaggeria dei giornali borghesi di fronte a operai e contadini, si avverte un’inconsapevole sottomissione alle arroganze e vanterie, non già di quelle classi del popolo che sono valorose e modeste, ma dei loro conduttori e demagoghi. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 81 | Ed io vorrei che la borghesia italiana trovasse talora in sé la forza di rendere giustizia a sé stessa; e dicesse l’energica parola che lo storico Drumann disse, in nome degli studiosi e dei borghesi tedeschi, alle masse che allora cominciavano a fregiarsi del nome di classi lavoratrici: | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 82 | — La vera classe lavoratrice, siamo noi. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 83 | Dispiace anche questa volta, che io séguiti a citare nomi di scrittori tedeschi: | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 84 | Forse la voglia me n’è cresciuta da quando mi si voleva imporre di non citarli. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 85 | Comunque, ripeterò lo stesso concetto con minore ruvidezza di energia, e più leggiadramente, nei versi che compose nel 1847 un gran poeta francese, Alfredo de Vigny: | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 86 | Non, non, il n’est par vrai que le peuple à tout âge | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 87 | Lui seul ait travaillé, lui seul ait combattu: | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 88 | Que l’immolation, la force et le courage | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 89 | N’habitent pas un cœur de velours revêtu. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 90 | Plus belle était la vie et plus grande est sa perte, | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 91 | Plus pur est le calice où l’hostie est offerte... | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 92 | Con l’andare foggiando, divulgando e assodando l’iperbole rettorica che ho ricordata, si agevola ai mestatori la fabbrica di un loro prediletto sofisma passionale: | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 93 | «La guerra è stata voluta dai borghesi, ma lasciata fare ai contadini, che non la volevano». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 94 | Come se ci fosse qualcosa di strano o d’immorale nel fatto, che l’angosciosa perplessità e la grave responsabilità di deliberare sulla guerra toccano, pur troppo, alle classi colte e dirigenti: | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 95 | le quali, così pagano due volte, una prima col cervello, e una seconda con le persone: | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 96 | Alle altre classi spettano invece solamente l’esecuzione e il dovere di persistere: | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 97 | cose di somma importanza e nobilissime, ma alquanto meno tempestose e tormentose, perché l’obbedire è meritorio, ma è anche più semplice e più riposante del comandare. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 98 | Scusi la chiacchierata, caro Bergamini; | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 99 | e, prima di salutarla, mi lasci aggiungere che io non ho paura di qualsiasi radicale riforma, che accresca il benessere economico, la cultura intellettuale e la coscienza civile e patriottica dei nostri bravi contadini. | |