L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra Frase: #35
Autore | Croce, Benedetto |
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Professione Autore | Intellettuale, filosofo, storico |
Editore | Laterza |
Luogo | Bari |
Data | 1950 |
Genere Testuale | Saggio |
Biblioteca | Biblioteca di Area Giuridico Politologica "Circolo Giuridico" dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 358 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 358 |
Parti Gold | 207-226 (20) |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Al che noi contrapponemmo immediatamente l’aurea massima: che tutto sia doveroso dare per la patria, salvo la moralità e la verità, che non sono cose che appartengano agli individui e di cui perciò questi possano a loro grado disporre.
Per la quale sacrosanta massima, da noi non iscoperta ma solamente ricordata, è accaduto che giornali e volumi (anche questa volta non solo italiani ma forestieri) ci hanno messi in un fascio, e accomunati nello stesso vituperio, con l’autore del Jean-Cristophe, divenuto autore dell’Au-dessus de la mêlée.
Ma a noi non è mai saltato in mente di metterci «au-dessus de la mêlée» nel senso dell’ottimo Romain Rolland, il quale si è fatto fulminatore di rimbrotti e pedagogo di giustizia a tutti i popoli di Europa che combattono, e tutti li biasima e li ama alla pari;
sibbene solamente abbiamo procurato di metterci, o piuttosto di restare, au-dessus de la mêlée nel campo teoretico e scientifico, perché l’arte e la scienza, a quanto finora ci si era detto, sono appunto le due forme con le quali lo spirito umano esce di continuo e si mette in perpetuo di sopra alla mélée o tumulto della pratica.
Tanto più urgeva questo atteggiamento di difesa in quanto le verità che in Italia e nei paesi alleati venivano più gravemente offese erano quelle fatte valere nella moderna civiltà dal popolo contro cui ci spetta combattere:
fatte valere, e non già create da esso, perché, se qualche popolo le ha mai create, siamo stati proprio noi Italiani, ai nostri tempi grandi.
E qui non occorre ripetere in compendio quanto più volte, con molta particolarità, siamo venuti esponendo a sostegno della politica «storica» contro la politica «astratta», e della scienza disciplinata contro la scienza avventurosa.