L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra Frase: #39
Autore | Croce, Benedetto |
---|---|
Professione Autore | Intellettuale, filosofo, storico |
Editore | Laterza |
Luogo | Bari |
Data | 1950 |
Genere Testuale | Saggio |
Biblioteca | Biblioteca di Area Giuridico Politologica "Circolo Giuridico" dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 358 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 358 |
Parti Gold | 207-226 (20) |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Tanto più urgeva questo atteggiamento di difesa in quanto le verità che in Italia e nei paesi alleati venivano più gravemente offese erano quelle fatte valere nella moderna civiltà dal popolo contro cui ci spetta combattere:
fatte valere, e non già create da esso, perché, se qualche popolo le ha mai create, siamo stati proprio noi Italiani, ai nostri tempi grandi.
E qui non occorre ripetere in compendio quanto più volte, con molta particolarità, siamo venuti esponendo a sostegno della politica «storica» contro la politica «astratta», e della scienza disciplinata contro la scienza avventurosa.
Questa duplice difesa doveva suscitare reazione di contumelie e di calunnie da parte dei molti, i quali (vecchia storia) profittano delle baraonde per tentar d’imporsi, «traçant des faux devoirs et frappant des vrais droits», come dice il poeta;
ma non giova far troppo caso di costoro o tenere a mente le loro parole, così rapidamente passeggiere.
La sola cosa che importi sarà di esaminare se quanto siamo venuti sostenendo è vero, e, poiché vero, fondamentalmente benefico e salutare;
o se abbiamo errato nel nostro ragionare e recato danno col nostro errore, pel quale, conformemente alla dottrina che seguiamo, non cercheremmo discolpa nella buona fede e ci terremo moralmente responsabili.