L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra Frase: #159
Autore | Croce, Benedetto |
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Professione Autore | Intellettuale, filosofo, storico |
Editore | Laterza |
Luogo | Bari |
Data | 1950 |
Genere Testuale | Saggio |
Biblioteca | Biblioteca di Area Giuridico Politologica "Circolo Giuridico" dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 358 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 358 |
Parti Gold | 207-226 (20) |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
III
Senonché vi è un partito politico, di varia gradazione ma che per brevità chiamerò socialista, il quale scuote le spalle beffardo, schernendo come inganni di furbi o illusioni d’ingenui, siffatti sentimenti ed entusiasmi, e si propone di risanare il genere umano, e l’Italia in capofila, delle ubbie circa l’onore e la gloria militare, e perciò apertamente o copertamente scredita o insidia la grande opera che sotto i nostri occhi si viene svolgendo.
Ed io vorrei domandare ai socialisti colti e ragionanti (che sono più assai di quanto s’immagina, ma paiono pochi perché non abbonda in essi il coraggio di esprimere ad alta voce le conseguenze degli interiori ragionamenti) se essi credono davvero che il socialismo — posto che il suo ideale di ordinamento sociale si attui un giorno — possa far di meno della forza dello Stato, sia pure dello Stato proletario con congiunto esercito, disciplina, gerarchia, sentimento di onore, tradizioni e glorie militari, premî e pene, e tutte le altre cose necessarie.
Per miracoli che si aspettino dal socialismo, non si aspetterà di certo che esso cangi la configurazione delle terre e dei mari, e i caratteri etnici e storici delle varie popolazioni, e gli interessi antitetici che ne derivano, e la cui instabile composizione sarà sempre data o dal combattere o dal reciproco tenersi in rispetto.
E ci vuole la miranda infantilità dei socialisti russi per concepire un esercito che si mantenga saldo e guerreggi per insufflamento di prediche democratiche;
e ci vuole la loro veramente cospicua ignoranza per addurre a conforto l’esempio dei volontarî francesi del 1793, quando ogni mediocre conoscitore di storia francese sa che quei volontarî fecero dapprima assai cattiva prova, e ci volle severissima disciplina per inquadrarli nel vecchio esercito repubblicano, le cui vittorie si dovettero in massima parte ai solidi istituti militari dell’abolita monarchia.
E che cosa si crede che muova tanto spavento o tanta ripugnanza contro il socialismo: