L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra Frase: #167
Autore | Croce, Benedetto |
---|---|
Professione Autore | Intellettuale, filosofo, storico |
Editore | Laterza |
Luogo | Bari |
Data | 1950 |
Genere Testuale | Saggio |
Biblioteca | Biblioteca di Area Giuridico Politologica "Circolo Giuridico" dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 358 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 358 |
Parti Gold | 207-226 (20) |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ma ognuno conosce fieri antisocialisti, che non hanno un soldo in tasca, e socialisti o filosocialisti, che sono milionarî.
L’uomo è, assai più che non si creda, mosso da ragioni ideali e mentali, indipendenti dai suoi interessi immediati e personali.
E turbamenti d’interessi, e rovine più o meno estese di classi sociali, accadono di continuo, per la rottura di un trattato di commercio, per una crisi industriale, o magari per un insetto, per la fillossera o per la mosca olearia:
e non però si trepida.
No.
Ciò che veramente desta ripugnanza e terrore è l’idea dell’indebolimento politico, dello sfacelo sociale, dell’anarchia, della viltà che si fa sanguinaria e crudele, e, dopo tutto ciò, del faticoso ritorno alle condizioni di prima, con danno e vergogna generale, e talvolta particolare della classe che malamente si era tentata innalzare a spese dell’organismo dello Stato.
I socialisti antimilitaristi debbono conoscere assai poco, e poco intimamente, i due soli pensatori originali che ha avuti il socialismo, Carlo Marx e Giorgio Sorel, entrambi pieni di spirito guerresco e, in certo senso, conservatore: