Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #42
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ordine improvviso di partire per l' altipiano, con la mia compagnia sciatori.
Giocondità di marcia per le strade, chiarità della saletta nell’osteria, allegre donne facili dalle porte.
Non si vuole pensare al futuro, che è di battaglia.
Il capitano Vigevani beve con me e con Busa l’addio ai battaglioni che restano sulle cime diamantate, ai battaglioni ch' erano i nostri.
E dice:
— Stavolta, Busa, ci restiamo tutti e tre.
Ma questo sole leggero è come un vinello gaietto, oggi si è invece quasi contenti del mestiere, un poco orgogliosi di questi arnesi nuovi — sci bastoni con la rotella giberne bianche — che stupiscono la gente al passaggio, che ha pur veduto già tanti soldati sfilare.