Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #47

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

— Stavolta, Busa, ci restiamo tutti e tre.

Ma questo sole leggero è come un vinello gaietto, oggi si è invece quasi contenti del mestiere, un poco orgogliosi di questi arnesi nuovi — sci bastoni con la rotella giberne bianche — che stupiscono la gente al passaggio, che ha pur veduto già tanti soldati sfilare.

In fondo alla colonna una canzone di cristallo come le schiume del fiume, alito di ghiacciai e di primavere intirizzite.

Sono i miei valdostani che cantano.

Dans le jardin de mon père

les lilas sont fleuris

auprès de ma blonde qu' il fait bon qu' il fait bon