Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #67

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Ha ragione il mio amico Nino.

A furia di stare in licenza si finisce col credere che si tornerà vivi dalla guerra.

Risaliamo alle vallette ilari di luce, ai campi di neve inesausti, al rancio sul campo fra la selvetta rigida degli sci piantati nella neve, nell' ardore del sole e della giovinezza che se ne va, ma gettando doni meravigliosi alla nostra vita d' oggi, nella certezza del combattimento di domani.

In ricognizione sulle linee dell' altipiano, per le future azioni.

Acropoli di ghiaccio e ondoleggianti torpori di nebbia — e il cecchino petulante che cazzotta lo scudetto.

Ed a sera si parte in autocarro per Bassano, tuffo in Italia di 24 ore, odore di libidini e di pace.

Si violano domicilii.