Kobilek: giornale di battaglia Frase: #19
Autore | Soffici, Ardengo |
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Professione Autore | Scrittore, pittore |
Editore | Vallecchi |
Luogo | Firenze |
Data | 1919 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | University of Toronto Library (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 206 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 206 |
Parti Gold | 7-28 (22) |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 1/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Si sente che il generale è un uomo forte; una mente superiore, realista; e un carattere.
Nell’intimità è allegro e familiare.
Scherza volentieri con tutti, ma s’intuisce che ad un certo momento potrebbe anche far fucilare ognuno di noi se lo credesse necessario.
Ha il dono che solo posseggono gli uomini eminenti in qualche scienza o arte:
infonde sicurezza in chi gli sta vicino o dipende da lui, tant’è vero che bastò la sua breve presenza fra noi per infondere in ognuno un nuovo senso di serenità e di decisione.
La serata cominciata, come ho detto, con qualche imbarazzo, col silenzio impacciato di quasi tutti, subalterni e ufficiali superiori si animò a poco a poco e finì in una propagazione di gaiezza, magari eccessiva.
Pregati dal maggiore Casati, alcuni colleghi cantarono in coro canzonette piuttosto ardite che un sottotenente accompagnava a suon di chitarra: