Voci della Grande Guerra

Kobilek: giornale di battaglia Frase: #75

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AutoreSoffici, Ardengo
Professione AutoreScrittore, pittore
EditoreVallecchi
LuogoFirenze
Data1919
Genere TestualeMemorie
BibliotecaUniversity of Toronto Library (Internet Archive)
N Pagine Tot206
N Pagine Pref
N Pagine Txt206
Parti Gold7-28 (22)
Digitalizzato Orig
Rilevanza1/3
Copyright

Contenuto

In compagnia del mio capitano, che anche lui lo conosceva ed ha una qualche idea del luogo della sua sepoltura, ho girato a lungo fra le tombe che le granate sconvolgono di tanto in tanto.

Abbiamo trovato finalmente la sua.

È come tutte le altre, e sulla piccola croce di legno greggio qualche povero soldato dei suoi ha scritto a caratteri neri ed incerti il nome e la data.

Ha errato il nome, e invece di Giuseppe Benvenuti ha scritto Benvenuto.

La posterità correggerà questo errore.

Giacchè egli, sebbene morto troppo presto, ha meritato di vivere nella memoria degli uomini, come vive in me, che non posso raffigurarmelo cadavere putrefatto, ma lo vedo sempre vivo col suo viso bruno, i suoi capelli quasi azzurri tanto eran neri, i suoi occhi ridenti di bontà e d’intelligenza, come quando misurava a gran passi la mia camera aspettando che mi vestissi per uscir con lui.

Scrivo a piè del muro dove i primi guerrieri d’Italia sono rimasti accovacciati sotto il fuoco austriaco per più di un anno;