Voci della Grande Guerra

Kobilek: giornale di battaglia Frase: #110

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AutoreSoffici, Ardengo
Professione AutoreScrittore, pittore
EditoreVallecchi
LuogoFirenze
Data1919
Genere TestualeMemorie
BibliotecaUniversity of Toronto Library (Internet Archive)
N Pagine Tot206
N Pagine Pref
N Pagine Txt206
Parti Gold7-28 (22)
Digitalizzato Orig
Rilevanza1/3
Copyright

Contenuto

Alcuni comandi dati a bassa voce mi facevano indovinare in quel tramestio soffocato qualche collega;

ma non mi riuscì di distinguerlo nella massa cupa di quei corpi misteriosi.

Frattanto, il mio capitano, fermata la compagnia su l’ultimo tratto della mulattiera che avevamo percorso, andò subito al posto di comando per prenderne la consegna, ed io lo seguii.

Arrivammo a una angusta tana scavata in un masso, in un angolo formato dall’incrocio di due sentieri.

Era chiusa da un telo da tenda, scostato il quale ed entrati, trovammo un ufficiale seduto sur un’asse stretta e corta che doveva servire da tutto: da letto, da tavola, da scrivania.

Stretti accoccolati in codesto buco che appena ci conteneva, nell’impossibilità di alzare la testa senza urtare nel soffitto, il capitano lesse al lume di una candela racchiusa in una scatoletta da carne in conserve accomodata a mo’di lanterna, gli ordini relativi al servizio, le norme della difesa che il comandante della compagnia in partenza gl’illustrava cordialmente.

(Censura)