Kobilek: giornale di battaglia Frase: #114
Autore | Soffici, Ardengo |
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Professione Autore | Scrittore, pittore |
Editore | Vallecchi |
Luogo | Firenze |
Data | 1919 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | University of Toronto Library (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 206 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 206 |
Parti Gold | 7-28 (22) |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 1/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Era chiusa da un telo da tenda, scostato il quale ed entrati, trovammo un ufficiale seduto sur un’asse stretta e corta che doveva servire da tutto: da letto, da tavola, da scrivania.
Stretti accoccolati in codesto buco che appena ci conteneva, nell’impossibilità di alzare la testa senza urtare nel soffitto, il capitano lesse al lume di una candela racchiusa in una scatoletta da carne in conserve accomodata a mo’di lanterna, gli ordini relativi al servizio, le norme della difesa che il comandante della compagnia in partenza gl’illustrava cordialmente.
(Censura)
Avuto in consegna il tratto di trincea assegnato al mio plotone (il 1° della 1a compagnia), passai il resto della notte a farne la conoscenza, diguazzando nell’acqua che restava in alcuni suoi tratti, brancolando al buio con le mani nel fango delle pareti, inciampando in bronchi di radiche che ne ingombravano il fondo;
a distribuirvi la mia truppa, a porre le vedette ed ispezionarle di ora in ora.
Questo primo tempo mi servì, così, per familiarizzarmi un poco col nuovo ambiente, con la nuova vita che cominciava per me.
Una grande serenità, andava intanto subentrando alla diffusa apprensione;