Voci della Grande Guerra

Kobilek: giornale di battaglia Frase: #127

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AutoreSoffici, Ardengo
Professione AutoreScrittore, pittore
EditoreVallecchi
LuogoFirenze
Data1919
Genere TestualeMemorie
BibliotecaUniversity of Toronto Library (Internet Archive)
N Pagine Tot206
N Pagine Pref
N Pagine Txt206
Parti Gold7-28 (22)
Digitalizzato Orig
Rilevanza1/3
Copyright

Contenuto

Una voce interna come di un altro me mi ripeteva una specie di pacifico incitamento:

«Su, su, la morte risolve tutti i problemi e non troverai facilmente un’occasione migliore di questa».

Poi Casati, parlandomi il giorno prima di questi luoghi che era venuto a «riconoscere», mi aveva detto che erano amenissimi, e che specialmente le posizioni che il nostro battaglione dovrà conquistare, avevano come l’aspetto dolce di un grembo di donna, dove non sarebbe triste neanche il morire.

Moriremo:

Mentre me ne stavo così assorto in quella muta contemplazione, in quei pensieri cari a un tempo e malinconici, un capoposto era venuto a fare il cambio delle vedette, e d’improvviso mi trovai accanto un uomo che tremava tanto da reggere a malapena il fucile che aveva tra le mani.

Scrutai al lume di luna il suo viso pallidissimo e vidi che era quello di un fanciullo:

riconobbi il mio soldatino di Plava.