Voci della Grande Guerra

Il nostro soldato: saggi di psicologia militare Frase: #59

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AutoreGemelli, Agostino
Professione AutoreMedico, religioso
EditoreTreves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeSaggio
BibliotecaUniversity of Illinois Library (Internet Archive)
N Pagine TotXII, 339
N Pagine Pref12
N Pagine Txt339
Parti Gold25-34 (10)
Digitalizzato Orig
Rilevanza1/3
Copyright

Contenuto

Eppure, ad onta di tutto questo, al primo appello della patria hanno lasciata la loro professione e sono venuti alla guerra.

E alla guerra combattono il “ nemico „ e muoiono per vincerlo, senza forse avere in molti casi una idea o almeno senza avere mai saputo prima che cosa è un nemico della patria.

È necessario ammettere che una trasformazione è avvenuta, che qualcosa ha agito in queste anime, che esse oggi fanno dell’eroismo e lo fanno con la grazia propria di chi, facendo un grande gesto, mostra di non dare ad esso una importanza soverchia.

Questa trasformazione riesce inesplicabile a coloro che non sono mai stati in trincea e che per questo si formano un’idea curiosa della vita che si conduce colà.

Per essi perdura sempre la visione classica della guerra;

i ricordi storici e letterari ci rappresentano il soldato sotto un aspetto eroico, nell’atto di compiere volontariamente il sacrificio della propria vita.

Nulla di più lontano dalla realtà: