Voci della Grande Guerra

Il nostro soldato: saggi di psicologia militare Frase: #66

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AutoreGemelli, Agostino
Professione AutoreMedico, religioso
EditoreTreves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeSaggio
BibliotecaUniversity of Illinois Library (Internet Archive)
N Pagine TotXII, 339
N Pagine Pref12
N Pagine Txt339
Parti Gold25-34 (10)
Digitalizzato Orig
Rilevanza1/3
Copyright

Contenuto

Senza dubbio l’intenzione di coloro che ci dipingono i nostri soldati sotto questo aspetto è lodevole;

nè d’altra parte l’eroismo dei nostri soldati può essere messo in dubbio;

anzi questa ammirazione è pienamente giustificata, poichè è meraviglioso vedere uomini di età diversa, di educazione differente, appartenenti a classi sociali opposte, abbandonare serenamente le loro case, le loro famiglie, i loro interessi, e compiere così nobilmente e con tanta rassegnazione il sacrificio della loro libertà e della loro vita.

Ma bisogna riconoscere che nella realtà non è sempre e solo per ragioni ideali e in primo luogo per amore di patria che il soldato accetta il sacrificio della propria vita.

Nella realtà ragioni più umane, più individuali, più personali, che non l’idea di patria, troppo complessa e sopratutto troppo elevata per l’anima semplice dei nostri soldati, contadini ed operai, agiscono sul soldato.

La coscienza storica, la coscienza della missione del nostro paese, mancano in lui, in quanto sono il prodotto di una matura riflessione;

e, in luogo di questi sentimenti complessi, parlano al suo cuore sentimenti più semplici.