Il nostro soldato: saggi di psicologia militare Frase: #75
Autore | Gemelli, Agostino |
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Professione Autore | Medico, religioso |
Editore | Treves |
Luogo | Milano |
Data | 1917 |
Genere Testuale | Saggio |
Biblioteca | University of Illinois Library (Internet Archive) |
N Pagine Tot | XII, 339 |
N Pagine Pref | 12 |
N Pagine Txt | 339 |
Parti Gold | 25-34 (10) |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 1/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Il modo di comportarsi d’una truppa nel combattimento, sia questo assalto o contrattacco, è in gran parte un problema di psicologia.
E ciò che vale per la condotta di una truppa, di una unità, vale anche per ciascun individuo, per ciascun soldato.
Per rispondere adunque al problema che ci siamo posti: che cosa è che rende capace un soldato di compiere il proprio dovere facendo tacere l’istinto di conservazione, è necessario fare un’analisi delle rappresentazioni, delle immagini, dei sentimenti, dei pensieri, delle tendenze, degli impulsi, ecc., in una parola degli elementi che costituiscono il suo stato d’animo prima del combattimento.
Ma la nostra indagine sarebbe vana se ci limitassimo a studiare il soldato solo nell’istante nel quale va all’assalto o nel tempo che lo precede.
Per comprendere e per renderci conto di ciò che in lui avviene in questo breve ma decisivo momento, conviene rifarsi più addietro e vedere come ciò che il soldato in tal momento compie dipende da un lungo periodo di preparazione.
Ciò appunto io mi propongo di fare.
E che sarebbe errore limitare la nostra indagine esclusivamente allo studio dei sentimenti del soldato al momento del combattimento, lo dimostrano anche alcune considerazioni sulla psicologia dell’assalto che voglio qui ricordare.