Il nostro soldato: saggi di psicologia militare Frase: #129
Autore | Gemelli, Agostino |
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Professione Autore | Medico, religioso |
Editore | Treves |
Luogo | Milano |
Data | 1917 |
Genere Testuale | Saggio |
Biblioteca | University of Illinois Library (Internet Archive) |
N Pagine Tot | XII, 339 |
N Pagine Pref | 12 |
N Pagine Txt | 339 |
Parti Gold | 25-34 (10) |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 1/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ma la presenza dei compagni, il sentirsi parte di un tutto e di un tutto del quale altra volta ha esperimentata la forza, le abitudini che ha acquistato durante gli esercizi e che hanno costituito degli automatismi, più ancora l’immagine del capo che per primo compie con risolutezza lo stesso atto che il soldato deve compiere, finiscono per agire fortemente sul nostro soldato e lo determinano a compiere il gesto difficile, uscire dalla trincea, camminare allo scoperto sino alla trincea nemica.
E questo gesto compiuto da tutti vuol dire la esecuzione del piano che il comandante ha predisposto.
Tutto questo ho voluto brevemente accennare per dimostrare come l’atto dominante e più importante nella guerra attuale, ossia l’uscire d’un balzo dalla trincea per correre all’assalto, è il risultato di un complesso di processi psichici: di emozioni, di sentimenti, di decisioni volontarie, di automatismi, d’immagini, di ragionamenti.
Per rendersi conto del meccanismo d’un atto così complesso, bisogna adunque rifarsi più addietro; prendere il soldato nel momento nel quale pone piede per la prima volta nella trincea e seguirlo giorno per giorno sino al momento dell’assalto.
E qui si impone una divisione nell’oggetto della nostra analisi.
Ho accennato che il soldato riesce a far tacere in sè l’istinto di conservazione e a compiere ciò che è in opposizione con esso grazie ad una trasformazione della sua personalità, trasformazione che si opera lentamente in lui e che rende logico quello che prima era illogico e rende facile ciò che prima era difficile.
Conviene adunque studiare in primo luogo il soldato nella vita di trincea, ossia in quel periodo di preparazione grazie al quale trasforma la sua personalità (e questo farò nel presente capitolo).