Con me e con gli alpini. Primo quaderno Frase: #18
Autore | Jahier, Piero |
---|---|
Professione Autore | Scrittore, poeta |
Editore | Libreria della Voce |
Luogo | Firenze |
Data | 1919 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | University of Toronto Library (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 192 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 192 |
Parti Gold | [58-83] + [5-57] + [84-194] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Bisogna imparare il dialetto, unica lingua dei loro pensieri.
Far presto a imparare questo dialetto, anzi lingua veneta, così armoniosa e sensitiva.
Io che vorrei sapere tutti i dialetti d’Italia, anzichè il dialetto toscano dei letterati.
Ogni dialetto rappresenta una terra e un sangue che deve trovar luogo così nella patria come nella lingua italiana.
E che potenza e che varietà di creazione i dialetti di questo popolo ramingo che ha un piede sui ghiacci dell’Alpi e uno sulle lave dei vulcani:
Unità della lingua vuol dir questa contribuzione.
La bella giornata che mi hanno parlato.