Con me e con gli alpini. Primo quaderno Frase: #34
Autore | Jahier, Piero |
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Professione Autore | Scrittore, poeta |
Editore | Libreria della Voce |
Luogo | Firenze |
Data | 1919 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | University of Toronto Library (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 192 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 192 |
Parti Gold | [58-83] + [5-57] + [84-194] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Finalmente la lunga fila di pellegrini che si appoggiano al candido bastone ha fatto fronte alla montagna dove si sale in libertà, dove si va alla ventura.
E, vinta la prima arsiccia collina, siamo entrati nel chiaro delle catene argentate.
O nostra patria pura tra i venti e i geli:
Veniva appena dal Cordevole la romba del cannone remoto come un avvertimento a godere il bene oggi che è giorno di bene.
Il cielo miosotide ritagliava le cento torri, amoroso.
Allora la lunga fila fraterna ha sentito bisogno di dire qualcosa.
A un tratto si è aperta l’armonica delle quattro voci e ha aggiunto alla terra serenata: