Voci della Grande Guerra

Con me e con gli alpini. Primo quaderno Frase: #73

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AutoreJahier, Piero
Professione AutoreScrittore, poeta
EditoreLibreria della Voce
LuogoFirenze
Data1919
Genere TestualeMemorie
BibliotecaUniversity of Toronto Library (Internet Archive)
N Pagine Tot192
N Pagine Pref
N Pagine Txt192
Parti Gold[58-83] + [5-57] + [84-194]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Abbiam parlato dei vizi del montanaro:

del barba che se si svegliava senza al mattino, era buono di far 3 ore di strada per andar a tor il tabacco da fiuto, sennò la falce non gli lavorava bene;

— e della falsa consolazione del vino (ma di questo non ne voglion sapere).

— E che è vero che quei baccani todeschi consumano più di noi e spendono tutti i loro denari anche prima di averli guadagnati e se si sposano si montano una casa grande, tutto debito da pagare, e non rinunziano mai a nulla di comodo e di piacere (per questo fanno la guerra, spiego).

Hanno una buona conoscenza di cose tedesche;

son io solo a non saper tedesco tra loro.

Parecchi, d’abitudine, mi rispondono: ia, ia, interrogati.