Con me e con gli alpini. Primo quaderno Frase: #294
Autore | Jahier, Piero |
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Professione Autore | Scrittore, poeta |
Editore | Libreria della Voce |
Luogo | Firenze |
Data | 1919 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | University of Toronto Library (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 192 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 192 |
Parti Gold | [58-83] + [5-57] + [84-194] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ma doveva averla pronta sotto quegli occhi di angelo serafico montati in un viso di cretino pellagroso.
È allora che Somacal ha smesso di ridere.
Somacal sorride al suo tenente, invece.
Sempre che lo incontra lo porta in alto nei cieli dell’amore con quel sorriso di redenzione.
È allora che Somacal - siccome si sente felice - riesce a non farsi riformare.
I nocciolini reumatici lo mandano due volte sotto rassegna, ma Somacal torna alpino.
Gli scoprono un fià de gola gross (gozzo) laggiù all’Ospitale.