Voci della Grande Guerra

Delenda Austria Frase: #7

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
EditoreF.lli Treves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno
N Pagine Tot58
N Pagine Pref
N Pagine Txt58
Parti Gold[15-30] [1-14] [31-58]
Digitalizzato Orig
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Alcune settimane or sono, un alto funzionario di uno dei paesi a noi alleati, addetto alla sorveglianza della stampa, uomo di studi assai severi e perfettamente appropriato all’ufficio che occupa, diceva in una conversazione privata di essere assai preoccupato della estrema difficoltà di arginare le mene germaniche nei giornali dell’Intesa.

Quando il Governo tedesco — egli spiegava — vuole che una idea, che gli fa comodo, entri in circolazione nei nostri paesi, riesce sempre a farla penetrare in tutti i nostri giornali, anche nei giornali più sinceramente e più onestamente antigermanici.

La notizia tendenziosa comincia ad apparire senza nessun carattere pericoloso.

Fa a poco a poco la sua strada, passando da un giornale all’altro.

A un tratto ci avvediamo che essa era stata messa in circolazione per secondare qualche manovra germanica.

Ma oramai il male, che doveva fare, non si riesce ad evitarlo più.

Un caso caratteristico di questo genere di manovre, è stato costituito per circa due anni, da certe corrispondenze che un giornale inglese, la Morning Post, diceva di ricevere da Budapest, e che sono state sempre puntualmente riprodotte da tutti i giornali dell’Intesa, dalle quali appariva che in Ungheria ci sarebbe un partito assai forte, contrario alla Germania e favorevole ad un accordo con l’Intesa purché l’Intesa tenga conto della necessità di non strappare all’Ungheria la Transilvania, la Croazia, la Slovachia.