Delenda Austria Frase: #22
Autore | Salvemini, Gaetano |
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Professione Autore | Intellettuale, storico, politico |
Editore | F.lli Treves |
Luogo | Milano |
Data | 1917 |
Genere Testuale | Discorsi |
Biblioteca | Biblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno |
N Pagine Tot | 58 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 58 |
Parti Gold | [15-30] [1-14] [31-58] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
— Questa manovra si fonda tutta nella distinzione verbale fra Austria e Germania.
La realtà è che, data la lega indissolubile dell’Austria colla Germania, è assolutamente ingenua la speranza di tener lontana dalla Val d’Adige la Germania, mettendo fra essa e noi l’Austria:
l’Austria è né più né meno che la Germania.
E se per diminuzione dell’Austria s’intende il lasciare uniti al moncone tedesco-magiaro dell’Austria-Ungheria altri frammenti territoriali, come per esempio, la Boemia, la Slovenia, la Croazia, questi frammenti non sarebbero che forze regalate senza necessità alla Germania.
Tutto ciò che rimanesse associato alle organizzazioni tedesche e magiare sarebbe perduto dai circostanti Stati antigermanici e passerebbe ad aumentare il patrimonio dei tedeschi e dei magiari.
E i tedeschi e i magiari maneggerebbero queste reliquie del loro antico dominio tanto più agevolmente, in quanto esse, amputate dei frammenti che passerebbero agli Stati vicini, si troverebbero più deboli e meno resistenti all’antico giogo.
E il peso di queste forze improvvidamente lasciate in servitù dei nostri nemici, lo sentiremmo ben presto, per i primi, noi, che le avremmo salvate dal naufragio.