Delenda Austria Frase: #66
Autore | Salvemini, Gaetano |
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Professione Autore | Intellettuale, storico, politico |
Editore | F.lli Treves |
Luogo | Milano |
Data | 1917 |
Genere Testuale | Discorsi |
Biblioteca | Biblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno |
N Pagine Tot | 58 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 58 |
Parti Gold | [15-30] [1-14] [31-58] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
L’Austria-Ungheria, trasformata così in una Grande Svizzera, diventerà nella nuova Europa elemento di equilibrio e di pace.
La campagna dell’Avanti: per le autonomie, e certe dichiarazioni socialiste alla Camera italiana, sul danno che verrebbe al mondo dallo sfasciamento dell’Austria, fanno parte di tutta questa complessa manovra austro-germanica.
La fonte austro-germanica di questa campagna è dimostrata specialmente dalla circostanza, che i socialisti ufficiali, mentre per i popoli oppressi in Austria-Ungheria dai tedeschi e dai magiari proclamano essere conquista sufficiente l’autonomia, per la Polonia, invece, hanno sempre invocato addirittura la indipendenza e rifiutano il compromesso dell’autonomia.
Gli è che l’autonomia della Polonia, prima della rivoluzione russa, era un compromesso, che l’Intesa doveva accettare fra le domande dei polacchi e le resistenze dello Czar, dal momento che dell’Intesa faceva parte anche la Russia, e che non era possibile chiedere allo Czar una concessione più radicale, senza irritarlo e staccarlo dall’alleanza.
Ed era naturale che contro questo compromesso protestassero in Italia, in Francia, in Inghilterra, gli agenti coscienti e incoscienti della politica austro-germanica.
Con l’Austria, nemica, invece, l’Intesa non ha nessun bisogno di avere riguardi.
Con la Casa d’Absburgo, che è la responsabile prima, se non la principale, di questa guerra, l’Intesa non deve cercare compromessi.