Voci della Grande Guerra

Delenda Austria Frase: #69

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
EditoreF.lli Treves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno
N Pagine Tot58
N Pagine Pref
N Pagine Txt58
Parti Gold[15-30] [1-14] [31-58]
Digitalizzato Orig
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Gli è che l’autonomia della Polonia, prima della rivoluzione russa, era un compromesso, che l’Intesa doveva accettare fra le domande dei polacchi e le resistenze dello Czar, dal momento che dell’Intesa faceva parte anche la Russia, e che non era possibile chiedere allo Czar una concessione più radicale, senza irritarlo e staccarlo dall’alleanza.

Ed era naturale che contro questo compromesso protestassero in Italia, in Francia, in Inghilterra, gli agenti coscienti e incoscienti della politica austro-germanica.

Con l’Austria, nemica, invece, l’Intesa non ha nessun bisogno di avere riguardi.

Con la Casa d’Absburgo, che è la responsabile prima, se non la principale, di questa guerra, l’Intesa non deve cercare compromessi.

Con essa può e deve parlare apertamente di indipendenze nazionali, e non di semplici autonomie.

Ed ecco che per l’Austria i nostri tedescofili preferiscono quelle soluzioni di compromesso, che invece erano sempre rifiutate per la Polonia, quando erano necessarie alla solidarietà degli alleati contro la Germania.

Ho detto che questa propaganda per un compromesso fra l’Intesa e l’Austria democratizzata è pericolosa assai, e occorre tenersene bene in guardia.