Voci della Grande Guerra

Delenda Austria Frase: #79

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
EditoreF.lli Treves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno
N Pagine Tot58
N Pagine Pref
N Pagine Txt58
Parti Gold[15-30] [1-14] [31-58]
Digitalizzato Orig
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

La stessa Triplice Alleanza era giustificata presso di noi, come un espediente necessario per tener su l’Austria, fino a quando la crescenza continua delle forze interne slave e democratiche producesse la trasformazione federale dell’Impero dualista, e il costituirsi della nuova Svizzera danubiana.

Intanto i tedeschi dell’Austria e i magiari si stringevano sempre più ai tedeschi della Germania.

Lungi dal rinunziare ai loro privilegi nazionali, li rendevano sempre più oppressivi ed esosi.

E quando han creduto giunta l’ora di un’aggressione vittoriosa, han tentato senza esitazione il colpo fatale.

Il colpo minaccia di andare a vuoto.

Ed ecco che vengono messe in circolazione le vecchie illusioni, con cui siamo stati tenuti a bada per mezzo secolo, sino al prorompere dell’aggressione germanica.

La dinastia degli Absburgo e la clientela tedesco-magiara, che le dà gli uomini per l’alta gerarchia militare, civile ed ecclesiastica, tentano fra noi la commedia di ripresentarci un’Austria pentita e contrita e rinnovata ed emancipata dalla Germania.