Delenda Austria Frase: #90
Autore | Salvemini, Gaetano |
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Professione Autore | Intellettuale, storico, politico |
Editore | F.lli Treves |
Luogo | Milano |
Data | 1917 |
Genere Testuale | Discorsi |
Biblioteca | Biblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno |
N Pagine Tot | 58 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 58 |
Parti Gold | [15-30] [1-14] [31-58] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
né l’Europa farebbe in questo caso una nuova guerra.
Se i popoli dell’Intesa si lasceranno ingannare dal lupo, ritornato sotto le spoglie di agnello, la Germania potrà dire a sé di avere vinto la partita.
La dinastia degli Absburgo e la clientela tedesco-magiara dell’Austria, salvate dalla rovina, si affretterebbero ben presto a deludere i nostri calcoli sapienti e complicati, come li hanno già delusi nel passato.
L’alleanza fra Austria e Germania si ricostituirebbe, non appena superata la crisi attuale.
E i due complici dell’immane delitto di questa guerra si rimetterebbero in agguato per riprendere in altro momento e in condizioni meglio preparate, il tentativo, che oggi minaccia di naufragare.
L’assurdo di questa soluzione — di un’Austria, cioè, che sia lasciata vivere, affinché possa trasformarsi in una grande confederazione di popoli liberi ed uguali — è dimostrato solamente se si consideri tutta la immensa seminagione di odio, che durante questa guerra il governo austro-ungarico ha fatto in tutti i popoli non tedeschi e non magiari.
La forca non ha mai lavorato in Austria così attivamente come dall’estate del 1914 in poi: