Delenda Austria Frase: #114
Autore | Salvemini, Gaetano |
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Professione Autore | Intellettuale, storico, politico |
Editore | F.lli Treves |
Luogo | Milano |
Data | 1917 |
Genere Testuale | Discorsi |
Biblioteca | Biblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno |
N Pagine Tot | 58 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 58 |
Parti Gold | [15-30] [1-14] [31-58] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Questa è la condanna degli Stati, che presi dalla follia della grandezza affidano alla sola forza militare le ragioni della propria esistenza:
— entrati nell’ingranaggio delle conquiste, non trovano più un confine, su cui arrestare la loro macchina di distruzione.
Avendo cominciato col vincere, devono continuare a guerreggiare, per non essere sconfitti.
Così l’impulso di volontà e di illusioni con cui mossero alla mostruosa avventura, si logora a poco a poco e in fine si rompe a un tratto.
E allora perdono in pochi mesi le apparenti vittorie di molti anni.
In un solo caso la Germania potrebbe vincere: nel caso che i suoi avversari rinunciassero alla lotta per una crisi di stanchezza o per la illusione di un compromesso fallace.
È stato detto e ripetuto, e non sarà mai ripetuto abbastanza, che questa guerra sarà decisa dalle forze morali, più che dalle operazioni militari.