Voci della Grande Guerra

Con me e con gli alpini. Primo quaderno Frase: #292

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AutoreJahier, Piero
Professione AutoreScrittore, poeta
EditoreLibreria della Voce
LuogoFirenze
Data1919
Genere TestualeMemorie
BibliotecaUniversity of Toronto Library (Internet Archive)
N Pagine Tot192
N Pagine Pref
N Pagine Txt192
Parti Gold[58-83] + [5-57] + [84-194]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

perché quello rinunzia alla guerra non consumando e al momento in cui verrebbe la guerra perché è magréta, è carestia, riprende il suo risparmio, e il suo lavoro lontano rilavora alla pace.

Non ha lavorato alla guerra chi ha portato un campetto più in alto che possa stare: e la donna che è rientrata colla legna più pesa e ha tirato su un bambino e un orto insieme:

vedo i papiglioni rossi dei suoi fagioli infrascati:

e chi è andato per l’estero dove fissano lo scavo a contratto come a Bortoluzzi Angelo quei baccani tedeschi, che poi non voglion pagare;

chi è tornato con un guadagno alla patria;

chi ha portato del bene da fuori, come lui che ha riattato la casa e il fienile «per rimettersi nell’onore del mondo» siccome suo padre non aveva avuto fortuna.

E vedo il suo bambino che lo segue e gli batte il grano dietro, per imparare, giocando al lavoro.