Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? Frase: #6
Autore | Salvemini, Gaetano |
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Professione Autore | Intellettuale, storico, politico |
Editore | s.n. |
Luogo | s.l. |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Discorsi |
Biblioteca | Biblioteca comunale di Livorno |
N Pagine Tot | 20 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 20 |
Parti Gold | 1-20 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Lo stesso problema della diminuzione delle spese militari non si può risolvere per altra via.
O si costituisce intorno alla Germania un sistema unitario di forze demografiche e finanziarie tali, che l’esercito e la flotta tedesca non possano mai sperare di raggiungere la potenza di tutto il blocco militare antigermanico, — e perciò la Germania veda la inutilità di aumentare gli armamenti, dal momento che gli Stati antigermanici sarebbero in grado di opporre demograficamente e finanziariamente ad ogni aumento tedesco un aumento doppio o triplo dalla loro parte; —
oppure la corsa pazza agli armamenti ricomincerà subito dopo la guerra.
E quel che dell’Europa non sarà stato consumato dalla guerra, finirà coll’essere distrutto in breve, senza più rimedio, dalla pace.
La stessa correzione dello stato d’animo militarista del popolo tedesco non si può raggiungere che per questa via indiretta e di lenta efficacia.
Il popolo tedesco è militarista, perchè ha fede nella violenza, avendola sperimentata trionfatrice e utile nel 1866 e nel 1870 e nei primi tempi di questa guerra.
La resistenza accanita, che ha finora incontrata e che non sospettava, ha cominciato a guarirlo della sua malattia.