Voci della Grande Guerra

Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? Frase: #17

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
Editores.n.
Luogos.l.
Data1918
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca comunale di Livorno
N Pagine Tot20
N Pagine Pref
N Pagine Txt20
Parti Gold1-20
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Ora, prima condizione per la soluzione del problema dell’isolamento della Germania, è la demolizione totale dell’Austria-Ungheria.

Il tentativo di staccare l’Austria-Ungheria dalla Germania, a cui lavorarono lungamente l’Inghilterra e la Francia nel decennio che precedè la guerra, è oramai definitivamente fallito.

I tedeschi dell’Austria e i magiari sentono che, senza l’appoggio della Germania, essi non sarebbero in grado di dominare gli czechi in Boemia e in Moravia, i rumeni in Transilvania, gl’italiani, gli sloveni e i serbo-croati nella zona meridionale e adriatica dell’Impero.

La unificazione, anzi il rimescolamento delle truppe austriache e tedesche sotto lo stesso comando militare dato dalla Germania, ha definitivamente introdotto la Casa d’Absburgo nella Confederazione germanica.

E come Bismarck e i suoi successori hanno sempre visto nell’alleanza intima austro-germanica la più indispensabile garenzia della potenza continentale germanica, così per gli avversari della Germania lo smembramento totale della compagine austriaca è la sola garenzia di sicurezza realmente efficace.

Ecco perchè le Potenze dell’Intesa, nella storica nota del gennaio passato al Presidente Wilson, hanno dichiarato che il loro programma di guerra consiste nell’ottenere non solo la restituzione di tutti i territori occupati, ma anche la «liberazione degli italiani, degli slavi, dei rumeni, degli czechi-slovachi, dalla dominazione straniera», cioè il totale smembramento degli Stati di Casa d’Austria, alla quale non rimarrebbero più che i paesi tedeschi dell’Austria e la parte magiara dell’Ungheria.

Se, infatti, la Boemia venisse a costituire con la Moravia e la Slovachia uno Stato autonomo; — se la Galizia occidentale si unisse alla Polonia, e la Galizia orientale alla Rutenìa; — e la parte rumena della Bucovina e la Transilvania alla Romania; — e i paesi sloveni e serbo-croati alla Serbia, e i territori italiani all’Italia; — l’Impero degli Absburgo si troverebbe ridotto ai paesi magiari e ai paesi tedeschi dell’Austria.