Voci della Grande Guerra

Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? Frase: #47

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
Editores.n.
Luogos.l.
Data1918
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca comunale di Livorno
N Pagine Tot20
N Pagine Pref
N Pagine Txt20
Parti Gold1-20
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

E le Potenze dell’Intesa nella nota a Wilson hanno dichiarato di volere raggiungere, insieme allo smembramento dell’Austria, la esclusione totale della Turchia dall’Europa.

Nè si tratta — badiamo bene — di semplici coincidenze fortuite ed esterne.

Si tratta di un vero e proprio intimo nesso di causalità storica, il quale anche ad un grande storico di professione, Albert Sorel, ha fatto scrivere, nel 1889, sedici anni dopo la morte di Mazzini:

«È ormai un secolo, che l’Europa lavora a risolvere la questione d’Oriente.

Il giorno, in cui la questione d’Oriente sembrerà sciolta, l’Europa vedrà sorgere inevitabilmente la questione dell’Austria».

L’Impero della Casa d’Absburgo, infatti, si formò nella sua struttura fondamentale, per l’accessione frettolosa dell’Ungheria-Croazia e della Boemia agli Stati originari di Casa d’Austria, dopo che i Turchi, penetrati nel cuore dell’Ungheria, avevano sconfitto i cristiani a Mohàcs nel 1526, e tutti i paesi alle spalle dell’Ungheria, minacciati dalla ondata asiatica, sentirono il bisogno di stringersi intorno al nucleo tedesco dell’Austria, militarmente meglio organizzato.

Fra il 500 e il 600 l’Austria difendeva contro i Turchi l’Europa centrale per terra, mentre Venezia difendeva per mare l’Europa occidentale, e la Polonia funzionava da antemurale dell’Europa orientale.