Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #239

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Ufficiali in diagonale, soldati in libera uscita.

Dal caffè al piccolo posto, cinque minuti di strada.

E davanti al caffè passa il collega lacero che viene dalla ricognizione, con i suoi feriti, con un prigioniero.

Poi comincia il Panarotta a sparare; tetti sfondati: bisogna scendere di un piano.

E, tutto, donne vino guerra immersi nel sole tiepido che diffonde blandi stordimenti sulle montagne lucide, trema trepido nella chiara corrente del fiume, fa allegri i combattimenti nella vallata sonora.

Stanotte siamo andati a sgombrare una casa cinquecento metri fuori delle linee, dove erano rimasti 1 borghesi.

La conosco bene, la casa.