Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #306
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
E 1 proprietari bevevano e sentenziavano: — Bon.
El par el nostro.
E oggi il gaio segreto di Tollot, Barp e Resentera corre con sommessa ilarità gli ordini chiusi, mentre i furieri fanno l’appello e il maggiore si tira nervoso la barbetta marinara.
Non rimpiango io la mia padroncina di casa, a cui ho baciato la bocca nel viale della stazione, perché ha gli occhi e il sorriso di Heliodora.
«Si exsurgat adversum me praelium, in hoc ego sperabo».
25 Gennaio.
Appoggiate al muro nel piccolo orto dell’ospedale, due vecchiette, tre vecchietti raggrinziti lucertolizzano al sole.