Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #338
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Un’ilarità prepotente guizza attraverso le idee dell’alpino che avanza un po’traballando.
Così vecchio, l’hanno preso anche lui a fare il soldato:
Gli domanderemo se vuol bere un gotto con me, al vecio.
Già Bonan ha raggiunto il vecchio soldato, e gli batte una mano sulla spalla.
— I t’ha ciapà anca ti sott la naja, neh vecio:
Ma l’occhio gli scivola giù alle maniche, e tà cchete, l’alpino esterrefatto s’irrigidisce su un trepido attenti con le dita convulse contro il cappello e due occhi pieni di terrore:
un generale, ostia, e lui ora tra i fumi del vino e della paura lo riconosce, perché era il suo colonnello al settimo, quando era recluta, tanti anni fa.