Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #348

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

poi siccome la panna è rimediata e si può ripartire, Bonan è fatto montare, ed eccolo là pettoruto, trionfante, sboccione, che torna al paese seduto vicino al meccanico, il suo mezzo metro di virginia attraverso la bocca.

Febbraio, il giorno della presa di Marter.

Il capitano Nasci ha detto ai soldati:

— Ragazzi, le cantine sono piene di vino.

Ve ne siete accorti prima di me.

Ed io debbo mettervi nelle cantine perché l’artiglieria comincia a tirare.

Ma il prigioniero fatto dal tenente Fabbro ha detto che gli austriaci, prima di mollare il paese, hanno avvelenato il vino.