Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #383
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Se sta bene dopo un’ora, bevemo tuti.
Ed ormai tutte le guardie, tutti i piccoli posti gustavano il dolce vine di Marter:
era il vino del prete, era quello del sindaco.
La gran guardia spillava le botti enormi dell’albergo, e De Lazzer girava le cantine per cercare il migliore, quello da destinare alla mensa del signor capitano.
Ora le vedette, abbeverate a dovere, vegliano più soddisfatte sulla piovigginosa monotonia della campagna lorda di neve, scrutano l’intrico dei boschi, spiano di tra i sacchetti riempiti di terra le ingannevoli sassaie della montagna di fronte.
Tutta la notte abbiamo aspettato che ci attaccassero.
Notte nera, pioggia dirotta, gemiti di vento per la valle.