Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #516
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Il capitano medico, incazzatissimo, scaraventa piatti della casa contro l’aeroplano scocciatore.
— Ho un bocconcino per Lei — dice il signor maggiore, e intanto si tira parecchie volte la barba, ne congiunge le punte argute, allunga quella di sinistra per guardarsela bene.
E allora, allarmi, gli uomini si radunino sotto il porticato, si armino, si tengano pronti.
Pivotti, nastrino azzurro sulla giubba guadagnato al Freikofel, dieci giorni di rigore guadagnati in accantonamento, si toglie di tasca uno straccetto, l’infila sulla bacchetta, dà una sfruconata rapida alla canna, ispezion arm, caricat.
Appoggia il fucile al muro, e rivolgendosi a una piccola schiera attonita di soldati che non fanno la guerra:
— Vardé — dice.
— Adeso vojo più ben a quel che a la pagnoca.