Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #680
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ma i signori razzi si levano in fretta, dànno un’occhiata tutt’intorno e ricadono in un dignitoso silenzio.
E non si sente più che un brontolare lontano di cannoni, sull’altipiano.
Le notti di piccola guardia, che stanchi di contare i razzi che levano da Valpiana e d’indagare sulla topografia delle fucilate di fondo valle, si rientra nel baracchino e ci si mette a leggere il giornale da cima a fondo, si provano delle impressioni curiose, trovando per esempio negli annunci economici che il «giovane ventiduenne esente militare offresi», o dalla cronaca cittadina spulciando delle notiziole come questa:
«All’Accademia di Scienze Morali lessero gli Accademici...
Ma guarda, i buoni parrucconi, in una saletta tranquilla, ben chiusa, che si sorbettano qualche dotta filatessa, e che cosina curiosa se ci cascasse in mezzo per un caso strano uno di questi 152 che rigano il nostro cielo:
Che cosa lessero gli Accademici:
«Della tutela dalle servitù non apparenti sul fondo venduto...