Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #934
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
conquistatori tagliano la corda, s’arrendono:
mitragliatrici nostre fulmineamente portate innanzi, piazzate sul fianco, chiudono il varco a chi scampa; chi sarà tornato, dei bei battaglioni ungheresi, a raccontar la sconfitta:
Ed ecco balenò d’improvviso il sole;
s aprirono alla vista le più lontane montagne lavate dalla pioggia, le montagne di Feltre violacee e turchine;
e dietro brillavano i fiumi del piano, le case del piano s’accendevano nel mattino.
Così soave si offriva la dolce Italia ai suoi difensori, così canzonatoria rideva agli occhi stupiti dei prigionieri.
I soldati si buttano per il bosco a cercare i morti, gli portano via le belle scarpe nuove.