Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #997

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Calda odorosa turbante.

C’era dunque la primavera al mondo, e noi non lo sapevamo lassù, confitti al perpetuo inverno:

Mi rotolo ebbro sul prato, abbevero gli occhi aridi di verde, procedo stordito, sonnambulo, sulla strada bianca.

— Tu vieni da Monte Cima:

Rispondo di sì con un poco di gloriola.

Penso che il tenente m’ammiri.

Monte Cima, ostia, vuol dire il nemico fermato, un caposaldo conservato, il tuo pranzetto soave che m’hai offerto, collega, garantito da quel nostro tener duro lassù.