Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #1307
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Intrusi, siamo, sulla sua nudità notturna;
orrore viene dalle collane di gelo che ne sono il solo adornamento.
La luna chiama adunata delle altre montagne — riemergono dal buio e guardano minacciose.
S’accendono lumi pacifici a Predazzo e Cavalese (a quest’ora può sporgere la testa per guardare).
Ma quando si va fuori a mettere i gabbioni, ecco le mitragliatrici cecchine gracidano il loro motteggio alla purezza notturna.
Sempre quell’odore di cimitero sotto al naso.
Ce n’è una ventina ammassati in un crepaccio, che si sfanno lentamente.