Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #1360

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Se non ci fosse la compagnia del Genio accantonata al margine del bosco, a chi rubare gli strumenti da lavoro:

E grazie al lavoro febbrile, già le perdite sono minori.

Esaminano gli specchietti quotidiani in fondo valle, ai grandi Comandi, e pensano che siamo ancora buoni per un’azione.

Domani, dunque, attaccheremo quel vertiginoso spuntoncino di roccia che si chiama il piccolo Cauriòl.

I vecchi scuotono il capo, e dicono:

No se pol ciapar.

Ma un capitanino lucido della Divisione è venuto fino a metà strada, ha dato un occhiata al torrione bieco fra la nebbia, e ha detto: