Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #1664
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Allegri asceti siamo noi, che confortiamo di buon vino e di fantasie leggere la prontezza quotidiana al sacrificio.
Verrà, dopo questa sosta invernale che è pur guerra, vera la primavera rossa e tumultuosa dei battaglioni lanciati all’olocausto per ardere in un attimo nella santità dell’offerta e poi esser distrutti.
Ma oggi il sole è un dono pacifico.
Per tre giorni la tormenta ci serrò nel ricoverino, soffiò per ogni fessura atomi di gelo, barricò l’uscio con spalle più potenti di quelle di Bellegante, ci costrinse a una dieta feroce, riempì di neve le brache del bisognoso di calarle, sia pure per un attimo.
Per tre giorni.
Oggi il fiume caldo di luce dilaga sulla montagna stordita da questa calma perfetta di vento.
E il sole arde sulla pelle e sotto le palpebre in una gloriosa estate.