Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #37
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Dò ordini all’attendente, e mi compiaccio che essi suonino (non c’è sordità in fondo alla mia voce) così netti e precisi.
Presentimenti:
No, non ho presentimenti.
Guardo il cielo già colmo di luce, gli schianti arancio e nero degli shrapnells, una fila rapida di muli che prendono la distanza laggiù alla svolta di Cima Lozze.
Serrato, premuto dalle giberne, dal moschetto ad armacollo, dalle fascie, dal sacco, dall’elmetto, mi pare che tutto ciò mi costringa a dirittura d’azione e d’opera:
mi sento arnese buono e pronto all’uso, diretto da una volontà che è inesorabilmente fuori di me.
Il Capitano dice: